
L'esercizio costante della scrittura, l'abitudine all'osservazione dei fenomeni sociali in contesti geografici sempre diversi costituiscono potenti incentivi alla produzione letteraria da parte del diplomatico.
Si puo' parlare di una naturale e consolidata propensione di cui il francese Paul Claudel e' solo uno degli esempi piu' famosi.
La Farnesina, con il suo Scaffale Diplomatico compie sforzi per monitorare e raccogliere la produzione delle feluche italiane.
Un'altra iniziativa e' il volume "La Penna del Diplomatico" a cura dei colleghi Stefano Baldi e Pasquale Baldocci.
Al libro fa da complemento il blog "La penna del diplomatico" che offre continui e preziosi aggiornamenti sulle novita' editoriali scritte da diplomatici italiani e stranieri.
A proposito di diplomatici scrittori e' il caso di ricordare che il recente grande successo del film anglo-indiano "Slumdog Millionaire" trova origine nel romanzo del collega indiano Vikas Swarup dal titolo "Q&A".
Il racconto del percorso di Swarup dalla diplomazia al tappeto rosso ed ai riflettori del Kodak Theatre di Hollywood per l'assegnazione del premio Oscar e' a questo link del New York Times.
Nessun commento:
Posta un commento